FASE 2 COVID-19 DPCM 26.04.2020

E’ stato pubblicato questa notte l’ennesimo DPCM contenente “Misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale”.
Il decreto si applicherà dal 4 maggio prossimo, data dalla quale si potranno riprendere le attività produttive industriali e commerciali indicate in allegato. attivit-produttive-consentite-dal-4-maggio-2020.pdf
Le imprese dovranno rispettare i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali, per comodità allegato[1].  protocollo-24-aprile-20-condiviso-misure-di-contrasto-covid-19.pdf
La mancata attuazione dei protocolli che non assicuri adeguati livelli di protezione determinerà la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
 
Le imprese che riprenderanno la loro attività a partire dal 4 maggio 2020 possono svolgere, fin da oggi, tutte le attività propedeutiche alla riapertura.
Nel provvedimento non viene indicata la necessità di preventive comunicazioni alla Prefettura, per svolgere le attività preparatorie alla ripresa dell’attività. Ma quali possono considerarsi le attività propedeutiche alla riapertura?
Sicuramente vi rientrano l’adozione delle misure necessarie per la sicurezza nei luoghi di lavoro, riepilogate nell’ allegato, manutenzione, collaudo ed avvio di impianti e macchinari e l’organizzazione delle attività del personale.
Sembrano inoltre necessarie fin da subito la programmazione degli acquisti e della produzione, da avviare la settimana prossima, organizzare progressivamente le attività commerciali di vendita e di assistenza e svolgere le attività amministrative di supporto.
 
Dopo il 4 maggio continueranno ad essere sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività già oggi consentite, e le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering, la ristorazione con consegna a domicilio e con asporto.
Per le attività sospese, la comunicazione preventiva alla Prefettura oggi richiesta continuerà ad essere obbligatoria per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti, attività di pulizia e sanificazione, la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.
 
Alla presentazione del DPCM sono state annunciate numerose novità fiscali ed un programma di apertura delle attività commerciali, ovviamente assenti nel provvedimento.

[1] oppure, per i rispettivi ambiti di competenza, il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri, sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le parti sociali, e il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel settore del trasporto e della logistica sottoscritto il 20 marzo 2020.